Regione Lombardia ha deliberato le nuove Linee guida regionali per l’elaborazione dei Peba
Riportiamo un estratto dell’articolo pubblicato l’1 Dicembre 2021 sul sito dell’Associazione Ledha che potete consultare interamente a questo link.
Si tratta di un grande traguardo per le città e i piccoli borghi che necessitano di una stesura dei PEBA in chiave Design for All, secondo la metodologia e il processo della disciplina. In questa particolare occasione l’Associazione Design for All Italia di propone come partner per la formazione e la consulenza.
FORMAZIONE E CONSULENZA“
La mancanza di indicazioni tecniche e operative per la realizzazione dei Peba ne ha frenato l’adozione da parte dei Comuni. Il nuovo documento regionale punta a superare questi limiti
Il 23 novembre scorso, Regione Lombardia ha deliberato le nuove Linee guida regionali per l’elaborazione dei Peba, acronimo che sta per “Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche”. La Legge finanziaria n. 41 del 1986 ha introdotto l’obbligo per i Comuni di elaborare i Peba. Sebbene siano passati più di 35 anni dall’appovazione della norma, sono ancora poche le municipalità che si sono dotate di un Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche: un censimento realizzato dall’Associazione nazionale dei Comuni italiani (Anci) evidenzia come il 94% dei Comuni lombardi non sia dotato di un Peba e tra quelli che si sono dotati di questo strumento, il 75% non ha realizzato le opere o le ha realizzate solo in parte.
Tra le molteplici ragioni di questo mancato adempimento da parte dei Comuni vi è anche la mancanza di indicazioni tecniche e operative per la loro redazione. Le Linee guida di Regione Lombardia rappresentano un supporto metodologico per accompagnare i Comuni nella predisposizione e adozione di questi Piani. Contribuiscono inoltre a diffondere la cultura e le competenze necessarie alla redazione di progetti per una città accessibile a tutti.
…
“Nessuno lasciato indietro” è un impegno della dichiarazione delle Nazioni Unite sull’Agenda 2030. L’accessibilità è un modo di investire nella società come parte integrante del programma di sviluppo sostenibile. Queste linee guida intendono accogliere non solo il dettato normativo sul superamento delle barriere e la progettazione accessibile, ma indirizzare verso una visione più ampia, partecipata e coordinata, mettendo al centro la dimensione sociale, il valore della relazione e della partecipazione sociale dei cittadini tutti.
Per cercare di avvicinare questo obiettivo complesso si è provato in primo luogo a innovare il processo e gli strumenti di pianificazione e progettazione. Seguendo l’approccio Design for All indicato dalla Comunità Europea, è raccomandato un processo sin dall’inizio partecipativo, capace di coinvolgere tutti gli attori – decisori e portatori di interesse. L’elaborazione del Piano è stata concepita come un’opportunità da cogliere per strutturare all’interno di ogni Comune due strumenti permanenti, uno dedicato alla consultazione e partecipazione della comunità (cittadini con disabilità, persone anziane, bambini, giovani,..) e l’altro al coordinamento e al supporto tecnico.
Tali strumenti sono funzionali ad accompagnare tutte le fasi di elaborazione del Piano, ed in seguito, si configurano come strumenti che continuano ad agire nel tempo per il monitoraggio del Piano e per la promozione di politiche e progetti in chiave accessibile e inclusiva.
I due strumenti sono stati così identificati:
- Ambito di consultazione permanente sull’accessibilità cittadina: luogo di ascolto, proposta, partecipazione e condivisione di tutti gli attori e dei portatori di interesse (configurabile ad esempio in un Osservatorio, una Consulta cittadina);
- Ambito di coordinamento e riferimento tecnico per l’accessibilità: strumento di riferimento tecnico interno del Comune per supportare l’elaborazione del Piano e per disseminare in tutti gli Assessorati progetti e politiche accessibili-inclusive.